Commento al Vangelo del giorno Lc 11,29-32 - "Un segno necessario?"

Lc 11,29-32: In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: “Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona. Poiché come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c’è qui. Quelli di Ninive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c’è qui”.

Il brano evangelico di oggi ci presenta un’accusa molto forte di Gesù contro i farisei e gli scribi. Volevano che Gesù desse loro un segnale, perché non credevano negli insegnamenti. Dobbiamo fare anche molta attenzione a non pensare che l’accusa di Gesù fosse diretta contro il popolo ebreo. Nel passato purtroppo questo non è stato recepito e l’assenza di questa attenzione, ha contribuito ad aumentare l’antisemitismo. E invece di accorgerci che Gesù alza il dito contro il potere religioso e politico e comportarci di conseguenza, ci siamo lasciati sopraffare dal  potere di certe chiese che hanno permesso al potere del nazismo e del fascismo di scrivere quella pagina di storia indimenticabile voltandosi dall'altra parte. Basta aprire il web e cercare lo streeming del film "Amen", senza andare in capo al mondo per trovare le prove. 

E ora focalizziamo la nostra attenzione sul segno di Giona. “In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: “Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato nessun segno fuorché il segno di Giona ”. La testimonianza di Matteo informa che erano gli scribi e i farisei che chiedevano un segnale per rendersi conto se Gesù era mandato da Dio. L’unico segnale che sarà dato loro è il segno di Giona. “Poiché come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione”. Sembra quasi che Gesù sia sconfortato di fronte a tanta cecità di cuore.  In Matteo Gesù tira un sospiro e risponde: “Come infatti Giona passo tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’Uomo resterà tre giorni e tre notti nel ventre della terra”. L’unico segnale che dovrà essere capito sarà la risurrezione di Gesù. Gesù, dal potere religioso e politico, viene condannato a morte e risorgerà rinnovando ogni giorno i cuori di coloro che hanno scelto di mettersi alla sua sequela. Il segnale infatti che converte non sono i miracoli, ma la testimonianza di vita!

La conversione della gente di Ninive associa e ricorda la conversione della Regina di Saba che riconobbe la saggezza di Salomone e mostra come venivano usate in quel tempo le Sacre Scritture. La gente di Ninive si convertì dinanzi alla testimonianza della predicazione di Giona denunciando l’incredulità di scribi e farisei.