Non per distruggere ma per ricostruire - da Roger Lenaers, Il sogno di Nabucodonosor, Massari
"Per il credente moderno ciò significa un esodo davvero doloroso. Parlare di esodo fa venire in mente la partenza di Abramo da Ur dei Caldei, quando, lasciandosi alle spalle la sua tribù e la sua cultura babilonese, si pose alla ricerca di una terra a lui ancora sconosciuta.
O anche l'avventura portata a termine, secondo il suo mitico passato, da Israele, il popolo di Dio. Ciò significa anche, ricordo, che questo nostro libro non è stato pensato per distruggere immagini sacre ma, proprio come nel caso di Abramo e Israele, per una partenza di liberazione.
Un tale Esodo dovrebbe condurre il lettore verso un rinnovato incontro con il divino, com'è accaduto ad Abramo alle Querce di Mamre e a Israele all’Horeb”.
Roger Lenaers, Il sogno di Nabucodonosor, Massari Ed. pag,50-51