Brano interpretato da Antonello Venditti e che da il nome all'album pubblicato nel 2003.
Una canzone che ha segnato il ritorno in scena del noto cantautore romano e che ha conquistato non solo i suoi fan, ma anche tutto il pubblico della musica leggera italiana. Stupisce per le voci diverse che entrano in gioco e che esplicitano la difficoltà e la fatica di vivere e di accettare la vita così come ci si presenta. Il testo riesce a toccare le corde dell'anima di chi è credente.
In questo brano s'intrecciano le storie di quattro personaggi:
- Antonio che ha scelto di diventare cantautore e con una possibilità di carriera nel campo medico indicatagli dai genitori. Per la sua più grande passione, la musica, decide di lasciare l'amicizia e l'amore, fino ad accorgersi molte volte della difficoltà di questo mestiere, ma non perdendosi d'animo.
- Laura, una ragazza laureata e che si accontenta di essere una semplice impiegata, ragazza-madre, la cui famiglia d'origine si spacca in quattro per mantenerli. E non solo per le difficoltà economiche, ma anche per l'umiliazione di non riuscire a trovare il lavoro per cui ha studiato e che al giorno d'oggi la costringe ad accettare l'aiuto dei genitori, pensa che sia finita.
- Gesù, un volto che nessuno si aspettava in questo brano, ma che riporta la figura del Messia come quella di un uomo come tutti gli altri, con le proprie difficoltà dell'epoca e la sua condanna per voler essere rivoluzionario nel portare i messaggi di pace, amore e libertà.
- Aïcha, una donna come tante, cantata da Khaled, sedotta da un uomo che le offre gioielli e ricchezze, dedicandole frasi d’amore ma lei lo ignora e lo rifiuta. Aïcha stessa spiega il pensiero di tutte le donne arabe private dei diritti fondamentali che ledono il loro essere umani.
Molto suggestivo anche per l'utilizzo del sax e della chitarra elettrica che danno un tono molto spirituale con il messaggio di non scoraggiarsi di fronte alle salite, che si presentano davanti al nostro cammino, ma che sicuramente ci porteranno a delle belle notizie e a una condizione migliore. Quindi cari amici e amiche non scoraggiatevi alla prima difficoltà, ma tenete duro che tutto è risolvibile con costanza e pazienza. Qui di seguito vi trascrivo il testo e vi condivido il link al canale Youtube di Radio Italia solo musica italiana.
Mi chiamo Antonio e faccio il cantautore,
e mio padre e mia madre mi volevano dottore,
ho sfidato il destino per la prima canzone,
ho lasciato gli amici, ho perduto l’amore.
E quando penso che sia finita,
è proprio allora che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita.
Mi chiamo Laura e sono laureata,
dopo mille concorsi faccio l’impiegata,
e mio padre e mia madre, una sola pensione,
fanno crescere Luca, il mio unico amore.
A volte penso che sia finita,
ma è proprio allora che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita.
Che fantastica storia è la vita.
E quando pensi che sia finita,
è proprio allora che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita.
Mi chiamano Gesù e faccio il pescatore,
e del mare e del pesce sento ancora l’odore,
di mio Padre e mia Madre, su questa Croce,
nelle notti d’estate, sento ancora la voce.
E quando penso che sia finita,
è proprio allora che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita.
Che fantastica storia è la vita.
Mi chiamo Aicha, come una canzone,
sono la quarta di tremila persone,
su questo scoglio di buona speranza,
scelgo la vita, l’unica salva.
E quando penso che sia finita,
è proprio adesso che comincia la salita.
Che fantastica storia è la vita.
Che fantastica storia è la vita.