L’autismo, definito disturbo dello spettro autistico, è un disturbo del neuro sviluppo che coinvolge principalmente tre aree fondamentali: il linguaggio e la comunicazione, l'interazione sociale e gli interessi ristretti e stereotipati.
L'autismo, parola che deriva dal greco αὐτός (aütós) e significa stesso, è un disturbo dello sviluppo neurologico.
Si riconosce dal fatto che l'interazione sociale viene compromessa e la comunicazione, sia quella verbale sia quella non verbale, presenta dei deficit. Il disturbo provoca anche ristrettezza d'interessi e comportamenti ripetitivi òerchè la persona è sicura solo di ciò che sta compiendo. Ovviamente i sintomi sopra-elencati sono quelli principali, ma se ne possono individuare molteplici. Per questo motivo si tende a chiamare l'autismo disturbo dello spettro autistico (ASD). Questo nome è stato scelto perchè copre un ampio spettro di sintomi, abilità e livelli di disabilità. L’autismo è grave in base a quanto limita l’autonomia della persona nella vita quotidiana.
Nei bambini autistici si può notare la difficoltà a comunicare, a comprendere il nostro pensiero e a esprimersi con parole o con la gestualità e i movimenti facciali. Alcuni segnali possono essere visibili già dalla nascita oppure svilupparsi nel range di età che va dai diciotto ai trentasei mesi. Sono soggetti che presentano ipersensibilità alla presenza di rumori e suoni abbastanza forti, e si può notare in alcuni soggetti che i loro movimenti psicomotori sono ripetitivi, stereotipati. Un esempio di questi movimenti sono il dondolio o il battito continuativo di mani. Alcuni possono presentare un attaccamento morboso agli oggetti di loro appartenenza, una difficoltà al cambiamento della routine giornaliera. In alcuni casi possono presentare dei comportamenti aggressivi, anche rivolti alla sua stessa persona, se ostacolati oppure obbligati ad un cambiamento. Alcuni bambini con autismo possono anche avere delle crisi epilettiche, anche con assenza in adolescenza.
Per noi insegnanti è necessario capire che le persone con autismo sono compromesse cognitivamente e mostrano uno sviluppo non uniforme delle competenze. In particolare Possono avere abilità sviluppate nel disegno, nella musica, nella risoluzione di quesiti matematici-logici e la memorizzazione di eventi. Ed è soprattutto per questo che nei test dii intelligenza non verbale risultano sopra la media.
In media questo disturbo è quattro volte più comune nei soggetti maschi rispetto a chi è di sesso femminile. Il fenomeno è trasversale, quindi non si può limitare a fattori razziali, etnici o sociali. Ma non si può neanche attribuire a persone che hanno un certo stile di vita, o un particolare reddito o a chi ha determinati livelli di istruzione.
Le cause dell’autismo sono sconosciute, anche se alcuni ricercatori affermano che entrano in gioco cause neurobiologiche, costituzionali e psicoambientali. Quindi ai semplici quesiti "Da dove proviene? Qual è la causa?" non vi sono risposte certe. Dalla ricerca si sa che ci sono tre categorie di fattori di rischio che contribuiscono allo scatenare di questo fenomeno: genetico, ambientale, differenze nella biologia cerebrale. Ovviamente non si può essere totalmente certi perchè ogni bambino presenta un disturbo dello spettro autistico diverso.
Solo un professionista può effettuare una diagnosi di disturbo dello spettro autistico riferendosi alla classificazione internazionale dei disturbi mentali (DSM). Nella quarta versione del DSM, questo disturbo veniva inglobato nelle patologie “Disturbi Pervasivi dello Sviluppo” e lo si distingueva dal disturbo autistico, disturbo di Asperger e da altre sindromi. Nel nuovo DSM, per l'esattezza il quinto, questi sottotipi di autismo sono raggruppati in una sola ed unica categoria denominata “Disturbi dello Spettro Autistico”. Il DSM V indica allo specialista di specificare la gravità dei sintomi dei disturbi dello spettro autistico su una scala di 3 punti.
Chiaramente vi indico alcuni libri di professionisti del settore per poter approfondire questo disturbo, qualora siate interessati. L'articolo non vuole sostituirsi a un articolo scientifico, ma frutto dello studio su libri del settore che ho effettuato.
- "Manuale di comunicazione aumentativa e alternativa. Interventi per bambini e adulti con complessi bisogni comunicativi" - David R. Beukelman, Pat Mirenda, A. Rivarola, G. Veruggio - Erickson Editore
- "Comunicazione aumentativa e alternativa. Strumenti e strategie per l'autismo e i deficit di comunicazione" - Cafiero - Erickson Editore
- "I tre porcellini in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa)" - Piki - Homeless Book Editore
- "Disabilità cognitivo-linguistica. Comunicazione aumentativa alternativa" - I. Sartori - Franco Angeli Editore
- "Costruire libri e storie con la CAA. Gli IN-book per l'intervento precoce e l'inclusione" - M. Antonella Costantino - Erickson Editore
- "Comunicazione aumentativa alternativa e disabilità" - S. Fontani - Junior Editore
- "La diagnosi di autismo da Kanner al DSM-5" - Fred R. Volkmar, James C. McPartland, G. Vivanti, G. Lo Iacono - Erickson Editore
- "L'autismo. Dalla diagnosi al trattamento" - S. Vicari, G. Valeri, L. Fava - Il Mulino Editore
- "Linee guida per l'autismo. Diagnosi e interventi" - Erickson Editore
- "Lavorare con l'autismo. Dalla diagnosi ai trattamenti" - P. Crispiani - Junior Editore
- "Sindrome di Asperger e autismo high-functionning. Diagnosi e interventi" - E. Schopler, G. B. Mesibov, L. J. Kunce - Erickson Editore
- "Autismo. Dalla diagnosi all'intervento psicoeducativo" - C. Vio - Vannini Editore
- "L'autismo - Dalla diagnosi al trattamento" - Vicari, Valeri, Fava - Il Mulino Editore