Il Dio del carpentiere sovversivo - da Gilberto Squizzato, Sussurri e grida
"È un Dio di grazia e di perdono, un Dio che non vuole perdere nessuno Dei suoi figli, neppure i più brutali che usano gli artigli.
Altro che armi ed armate! Quello di Cristo è un Dio mite e modesto, un Dio che non si impone, un Dio segreto e discreto: il suo unico prodigio è suscitare ardore anche nel cuore più grigio ed ostinato.
E' un Dio materno e premuroso, un Dio affettuoso: così ci ha detto il carpentiere sovversivo e coraggioso che passò per un istante, fomentando la vita e suscitando la speranza. La sua colpa fu sconfinata tenerezza che nutrì per chi non aveva alcuna certezza, fu la compagnia dei poveri e dei malati che incontrava sulla via.
Il suo desiderio era quello del suo Dio: il sogno di un mondo affratellato e senza divario che gli schiantò la vita tra i teschi del Calvario.
Il suo è il Dio che noi vogliamo raccontare ai nostri figli: un Mistero che parla per sussurri e per bisbigli. Al suo cospetto non c'è odio che tenga, perciò lavoriamo perché il suo regno venga".
Gilberto Squizzato, Sussurri e grida, Gabrielli Ed. pag.109