Commento al Vangelo del giorno Gv 16 20-23a - "Vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà"

Gv 16 20-23a (traduzione CEI 74):
20In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia. 21La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo. 22Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e 23nessuno vi potrà togliere la vostra gioia. In quel giorno non mi domanderete più nulla. In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà

L’immagine della donna partoriente è un'immagine molto importante per far capire che anche dopo un momento di sofferenza c'è sempre uno spiraglio di felicità, basta aver fiducia in Dio che trasforma ogni cosa. 

Se ci pensiamo però questo nascituro è così protetto sin dall'inizio, ha le cure più impensabili e si trova catapultato in un mondo che non ha ancora imparato ad amare e che è morto perché emargina e discrimina. Ed È il passaggio attraverso la morte, che porta ad una vita nuova. Quella morte del cuore di ognuno di noi quando non siamo autentici cristiani che può rinascere solo mettendo in pratica la parola, come il nutrimento che diamo al nostro corpo quando abbiamo fame. Quando il cuore e l'anima stanno per aver fame allora l'unico modo per sfamarli è quel pane di vita che si trasforma in servizio verso il prossimo.

Questo è il mistero pasquale… Cristo è venuto a indicarvi la Via e siamo noi a scegliere se seguirla oppure no, una Via che conduce al dono della Vita, di cui i discepoli iniziavano a capire piano piano con l'esperienza.

Noi tutti quanti quando siamo usciti dall'involucro protettivo familiare ci siamo trovati immersi in un mondo che non è di certo rose e fiori e dobbiamo essere in grado di portare vita a quei fiori e a quelle rose che sono le vite dei nostri fratelli e delle nostre sorelle. Tutte le sofferenze, dolori, fatiche, difficoltà che incontriamo non sono altro che le doglie del parto che possiamo trasformare solo con la fiducia in Dio che ha fatto nuove tutte le cose.