Commento al Vangelo del giorno Gv 16,12-15 - "Spirito di Verità e di Vita"
Gv 16,12-15 (traduzione CEI 74):
12Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. 14Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà. 15Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà.
Qui i discepoli non capivano più nulla. Disorientati al massimo e credo anche noi appena abbiamo sentito queste parole. Ma c’è una chiave di svolta. Per un bel po’ di settimane ci siamo sentiti dire “Io sono il pane della vita”, “Io sono” e abbiamo capito Dio solo se avremmo mangiato questo Pane. Inoltre ci siamo sentiti dire da Gesù che se ci faremo come lui spezzandosi all’infinito nel servizio verso il prossimo, fino a dare la propria vita per i fratelli, allora capiremo fino in fondo Dio. Perché non saremo capaci di portare il peso di ciò che ci sta dicendo? I discepoli non sanno ancora che dovrà andarsene e soprattutto non hanno capito che Gesù ricongiungendosi a Dio farà nascere lo Spirito di vita in ognuno di noi. E’ lo Spirito, ovvero quell’amore intrinseco e indistruttibile che lega Dio a Cristo e di conseguenza anche a noi e che ci rende in grado di amare proprio come ci ha comandato Gesù. E’ tutto ciò che noi abbiamo ricevuto che si trasforma in amore, e quell'amore siamo noi. Più noi saremo in grado di accorgerci di quanto Dio ci ama, della grazia e di quel pane (la Parola) che ci salva... più riusciremo a essere servitori, attenzione non schiavi, e riusciaremo a capire sempre di più Cristo presente nei nostri fratelli. Cosa vuol dire dare la propria vita per i nostri fratelli? Mettere davanti a tutto e a tutti il bene dell’uomo, che è espressione di Dio, che è Dio vivo.
"Quando verrà lui, lo Spirito della verità", per la terza volta viene chiamato così questo Spirito, "vi guiderà a tutta la verità". Ricordiamo che la verità non si ha in tasca? Lo si è solo mettendoci realmente alla sequela di Cristo e mettendo in pratica i suoi insegnamenti . La verità non è una formuletta recitata, una religione, ma è il nostro tempio di carne e di ossa, ciò che noi facciamo. Chi pretende di avere la verità come molti vescovoni indicando dogmi e invenzioni che vanno contro l’insegnamento di Dio, che seguono la propria dottrina e che permette di giudicare gli altri, vi è divisione e quindi non ci può essere Dio presente. Essere nella verità e fare la verità significa entrare in sintonia con l’amore di Dio, con il suo Spirito che ci porta l’uomo a includere tutti, senza escludere nessuno. Chi ha la verità taglia la sintonia che c’è con Dio e non può essere guidato dallo spirito.
Lo Spirito è quindi la garanzia che ci annuncerà le cose future per il bene del nostro prossimo. Guardiamo nelle nostre comunità, nelle nostre famiglie, ogni giorno vi è necessità di fronteggiare i problemi. Ed ecco che si fa vivo lo Spirito che ci guida a capire quale può essere la soluzione migliore. Attenzione che questa non è nessuna dottrina ma l’energia dell’amore vero, l’energia di quell’acqua che zampilla e di quel pane che si spezza sempre di più. Ecco il motivo per cui i capi dei sacerdoti non riuscivano a comprendere Gesù, perchè i loro cuori si erano induriti nel seguire leggi e regole della terra, della religione, si rifugiavano dietro la loro dottrina, le loro leggi e non erano in grado di vedere il bene dell’uomo, passando di fronte a un uomo che chiedeva aiuto il loro cuore non si impietosiva, perchè quell’uomo per loro era impuro e loro stavano andando al tempio non potevano sporcarsi le mani.
Gesù ci dice sporcatevi le mani nel putrido di questo mondo, in mezzo alle strade, in mezzo alle prostitute, ai drogati, ai deseredati, ai barboni, agli emarginati di questa società. Impariamo a fare della nostra vita un atto di amore ricambiando a Dio quell’amore che ci dona nel servizio al nostro prossimo.