Sesto giorno in India...

Jodhpur, Novembre 2018

Le ultime due cene sono state accompagnate da musiche e balli tradizionali, nel meraviglioso giardino dell'hotel. La prima sera, senza pensarci troppo, ci siamo fatte tirare
in mezzo alle danze. Con scarsissimi risultati, abbiamo tentato di imitare le donzelle che, con i loro gonnellini colorati e tintinnanti, ballavano a ritmi frenetici melodie locali. Dopo il
primo giustificato imbarazzo, in quanto davvero incapaci.. partecipi e volenterose si, ma pur sempre incapaci.. ci siamo lasciate travolgere dalla musica e dall'atmosfera.. non so
se ci siamo divertite più noi o chi ci guardava ma comunque ne è valsa la pena. La seconda sera, intenta a capire come diavolo facessero a muovere così velocemente quei
piedini scalzi, decorati con cavigliere in argento, mi sono avvicinata a loro per osservarle. Un po' incredula e affranta ho dovuto ammettere che una delle ballerine avesse appena 10 anni. La triste verità che è emersa è che sono ancora troppi i genitori che, seppur oggi la scuola è resa assolutamente gratuita per le famiglie più povere, preferiscono spedire i propri figli a lavorare e ottenere così da loro un tornaconto economico.. sappiamo tutti che queste realtà esistono ancora, è chiaro.. e non è una scoperta per nessuno. Ma davvero osservare questa esile creatura, truccata e vestita volgarmente da adulta, con movenze così sensualmente premeditate, mi ha gelato il sangue. Sono rimasta immobile a osservarla cercando invano di giustificare questa porcheria.. la triste realtà é che devo solo aprire gli occhi e uscire dal mondo delle favole che spesso idealizzo per tormentarmi un po' meno.. e ammettere che tutto ciò esiste e che, semplicemente, va accettato. Non condiviso, ma accettato.
Qualche ora di sonno, scarso e disturbato, e siamo pronti a ripartire. Questa volta direzione Jodhpur, la città blu. Altre 5 ore di viaggio e ci siamo. Salita al Forte della città... l'ennesima struttura che toglie il respiro. Questi maharajah sapevano bene come farsi coccolare e come dar sfogo alle loro fantasie. La vista da quassù riporta a tempi lontani...

Giulietta